STORIA DELLA NOSTRA SCOMPARSA - RECENSIONE

by - lunedì, gennaio 27, 2020

TITOLO: Storia della nostra scomparsa
AUTRICE: Jing-Jing lee
CASA EDITRICE: Fazi Editore
PREZZO: 17,00 euro
VOTO: 5 - ⭐⭐⭐⭐⭐

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TRAMA

Wang Di ha soltanto sedici anni quando viene portata via con la forza dal suo villaggio e dalla sua famiglia. È poco più che una bambina. Siamo nel 1942 e le truppe giapponesi hanno invaso Singapore: l'unica soluzione per tenere al sicuro le giovani donne è farle sposare il più presto possibile o farle travestire da uomini. Ma non sempre basta. Wang Di viene strappata all'abbraccio del padre e condotta insieme ad altre coetanee in una comfort house, dove viene ridotta a schiava sessuale dei militari giapponesi. Ha inizio così la sua lenta e radicale scomparsa: la disumanizzazione provocata dalle crudeltà subite da parte dei soldati, l'identificazione con il suo nuovo nome giapponese, il senso di vergogna che non l'abbandonerà mai. Quanto è alto il costo della sopravvivenza? Sessant'anni più tardi, nella Singapore di oggi, la vita dell'ormai anziana Wang Di s'incrocia con quella di Kevin, un timido tredicenne determinato a scoprire la verità sulla sua famiglia dopo la sconvolgente confessione della nonna sul letto di morte. È lui l'unico testimone di quell'estremo, disperato grido d'aiuto, e forse Wang Di lo può aiutare a far luce sulle sue origini. L'incontro fra la donna e il ragazzino è l'incontro fra due solitudini, due segreti inconfessabili, due lunghissimi silenzi che insieme riescono finalmente a trovare una voce. Jing-Jing Lee attinge alla sua storia familiare raccontando la memoria dolorosa e a lungo taciuta di una generazione di donne delle quali è stata per decenni negata l'esistenza: una pagina di storia che troppo a lungo è stata confinata all'oblio.





CONSIDERAZIONI

Storia della nostra scomparsa è un'opera potente e di grande intensità. 
E' la storia di una realtà, una tragica realtà, che è stata per molto tempo tenuta all'oscuro, come se non fosse mai accaduta. 

Purtroppo non è così. 

Grazie alla scrittrice Jing-jing lee, scopriamo un qualcosa che forse non avremmo mai voluto scoprire del tutto. 
Quel qualcosa non si potrà mai cancellare, nessuno riuscirà a farlo, soprattutto loro: Madri, Figlie, Sorelle ma, prima di tutto, Donne. 

Donne che hanno dovuto subire violenze, abusi, umiliazioni e insulti da parte di coloro che avrebbero dovuto proteggerle ma, soprattutto, sostenerle!
Questi "coloro" sono gli uomini.
Sempre e solo uomini anche se, in questo caso, è molto difficile definirli tali.
Non importa se erano il nemico in quel determinato contesto, fatto sta che questi individui sono riusciti a privare della loro identità e dignità di donna. 


Sono diventate delle comfort women. 
Donne di conforto. 
Un termine tanto semplice e pieno di bontà in apparenza ma che, invece, cela un oscuro segreto, ovvero loro avevano l'obbligo di "confortare" con il proprio corpo "l'uomo" in questione. 
Diventavano delle vere e proprie schiave sessuali a servizio dell'esercito giapponese. 
Nessuno però confortava (un vero e proprio conforto intendo) queste donne. 
Sapete molte di loro erano poco più che bambine, quasi delle adolescenti. 

Ed è proprio una di queste la protagonista della nostra storia. 
La sua storia.
Attraverso i suoi occhi vedremo, con una chiarezza a dir poco sconcertante, la sua venuta al mondo, la sua infanzia, la vita nella sua complicata famiglia e il suo periodo di imprigionamento come comfort women. 

Il suo nome è Wang Di. 









"Fu allora che imparai che è possibile sparire anche senza andarsene"















Ho amato come l'autrice sia riuscita a narrare la storia. 
Non troviamo solamente il punto di vista di Wang Di, durante il periodo della guerra, bensì abbiamo altri due punti di vita:
- il primo, raccontato in terza persone, è sempre di Wang Di dei giorni nostri. Ormai è anziana che cerca di vivere, con non poche difficoltà, la sua via dopo la perdita del marito;
- il secondo è il punto di vista di un bambino che si chiama Kevin
Neanche Kevin sta passando un periodo felice della sua vita in quanto viene bullizzato a scuola, da alcuni compagni e, soprattutto, da poco ha perso la nonna. 

Come si può intuire abbiamo due esistenze, completamente diverse l'una dall'altra ma si sa, la vita riesce sempre a sorprenderci in un modo o nell'altro e scopriremo come le vite di Wang Di e Kevin si uniranno in una maniera a dir poco sorprendente e indissolubile.  


Anche se le tematiche trattate sono davvero toste e difficili d'affrontare, quindi potrebbero ostacolare alcuni voi lettori particolarmente sensibili, fidatevi, non avrete nessun problema nel leggere questa storia. 
Certo, farà male leggere e scoprire quello che è successo, anche perché nel romanzo non ci saranno molti sconti. Il libro racconta per filo e per segno cosa è successo a quelle creature sia prima, durante e dopo la guerra e a tutto quello che hanno dovuto sopportare. 
Però, posso assicurarvi, che lo stile elegante e armonioso dell'autrice vi accompagneranno in questo viaggio con molta cautela e attenzione, senza mai diventare morboso. 

Non si avrà mai voglia di posare il libro per le tante descrizioni dettagliate sulla sofferenza e povertà anzi, avrete sempre più voglia di scoprire il tutto e per restare accanto a tutte coloro che hanno dovuto resistere alla fame e alle crudeltà che l'uomo riesce a fare.  





"E poi, un bel giorno, apri un cassetto e vengono fuori tutti quei segreti che erano rimasti lì nell'ombra, ad aspettare di essere scoperti, anche se tu non ci avevi mai pensato, non sospettavi nemmeno che esistessero" 






Non posso fare a meno di consigliarvi questo romanzo.
In questa giornata della memoria, in questa giornata uniti per il dolore che è stato causato dall'essere umano nei confronti di tanti, tantissimi innocenti.

Da leggere sempre, da ricordare sempre.

Il libro trabocca di amore ma, soprattutto, speranza. 
Speranza negli uomini, nonostante tutto, e nel futuro del mondo. 



C'è una frase di un film che vidi ai tempi della scuola, che mi colpì profondamente: 





" Se una storia non viene raccontata diventa qualcos'altro, una storia dimenticata.
Quando una storia viene raccontata, non può essere dimenticata, diventa qualcos'altro.
Il ricordo di chi eravamo,
la speranza di ciò che possiamo diventare "

































Eccoci arrivati alla fine della recensione, Amanti dei libri!!
Spero tantissimo che vi sia piaciuta!
Vi ricordo che potete trovarmi anche su Instagram con il nome ilprofumodelleparole!!
Vi mando un grosso abbraccio e ci risentiamo al prossimo articolo, ciaoo!!







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