Il Teatro degli Arcani. L'Imperatore - Chiara Magliacane e Alessio Banini - RECENSIONE

by - domenica, giugno 03, 2018


TRAMA 

“Gli uomini non sono capaci di governarsi da soli. Se lasciati a sé stessi, conducono il mondo alla rovina”
È questo il mantra di Ettore, un ambizioso universitario senese, educato per diventare il degno erede della potente famiglia Visconti e il custode privilegiato di un segreto secolare: la Maschera dell’Imperatore, un artefatto magico in grado di soggiogare la mente altrui.

L’iniziale atmosfera di calma è stralciata dal contatto con l’Altrove, un macabro mondo parallelo, e con le sue creature terrificanti, che metteranno in pericolo la vita di Ettore… e la sua moralità.

Scritto a quattro mani da Chiara Magliacane e Alessio Banini, “Il Teatro degli Arcani – L’Imperatore” è un romanzo cupo e adrenalinico, che dimostra come non ci sia migliore ispirazione per un Urban Fantasy di ambientazione italiana… dei miti e leggende della nostra cultura, come i Tarocchi e le Maschere!





INFO LIBRO

TITOLO: "Il Teatro degli Arcani. L'Imperatore"
AUTORE: Chiara Magliacane e Alessio Banini
CASA EDITRICE: Nativi Digitali Edizioni
USCITA: 06/06/2018
PAGINE: 130 p.
ISBN/EAN: 9788898754878
PREZZO: 10,40 €
Link per info e acquisto


VOTO: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)





CONSIDERAZIONI

Come prima cosa ci tengo a dire che questo libro per me è stata una piccola ma piacevole scoperta.
Con tutta sincerità, posso dirvi di averlo iniziato con molta curiosità alle spalle, curiosità che mi ha portata a finire le 130 pagine in tempo davvero record.

Il libro sarà disponibile e comparirà sul mercato il 6 giugno 2018 e Nativi Digitali Edizioni mi ha dato la possibilità di leggerlo in anteprima.

La trama si presenta molto bene, semplice ed essenziale, con i giusti elementi che ti fanno venir voglia di divorare pagina dopo pagina.
Alcune sfumature mi hanno ricordato altri libri dello stesso filone, non tanto per la storia, che ho trovato nuova nel suo genere, quanto per uno degli elementi principali, quello del passaggio tra il nostro mondo e quello che nel libro viene definito “L’Altrove”.
Penso che la possibilità di un mondo, o più mondi paralleli e non visibili o frequentabili da tutti, sia uno degli argomenti che rimarranno sempre e comunque in voga, perché nessuno può darci alla fine una risposta certa e sicura della loro esistenza o meno.


Dicono che esista un mondo oltre a questo.
Simile al nostro. Simile, ma radicalmente diverso.
Migliore o peggiore, a seconda delle opinioni.
Dicono che ci sia un altro luogo, ma nessuno è d'accordo su come esso sia.
I dormienti dicono che sia un mondo onirico, popolato di sogni e di incubi.
I preti dicono che ci siano un paradiso e un inferno, per ospitare le nostre anime dopo la morte.
Gli eruditi dicono che ci sia un aldilà pieno di divinità antiche, ormai dimenticate.
Dicono che ci sia un altro mondo, oltre al nostro.
E questa è l'unica cosa su cui concordano.
Dicono che ci sia un altro mondo, e in effetti è così.
Io ci sono stato.
Ci sono stato, grazie a una Maschera che mi era destinata.
Ora è parte di me, e mi ha attirato verso quel luogo Altro.
Una Maschera, un Altrove.
Dicono che ci sia un altro mondo.
E quel mondo sta per invaderci.


Credo sia il primo libro che leggo in cui “vedo” utilizzare le carte dei tarocchi nel modo il più simile alla realtà e non come carte indizio lasciate dal cattivo della situazione.
Per tutti sembrerà un particolare irrilevante, ma per me ha fatto una grande differenza perché mi piace quando la scelta dell'inserire un elemento è supportata dal corretto utilizzo dell'elemento stesso, significa che è stata fatta una ricerca.
Per farvi un esempio: è come scrivere un poliziesco e non conoscere la gerarchia degli organi di polizia. Prima o poi ci si ritrova con errori a livello di narrazione o si arriva a scrivere assurdità inventate di sana pianta.
... a meno che non si sia tutti parenti del gabbiano Scuttle (un premio a chi capisce la battuta).


Recitare. Sì. Questa è la parola giusta. D'altronde, la vita stessa non è forse un grande teatro? Questo è il nostro palcoscenico. Queste sono le nostre maschere.


Ho trovato lo stile di scrittura molto scorrevole ma soprattutto, mi sono resa conto di aver letto libri del doppio delle pagine incapaci di entusiasmarmi, mentre in queste 130 pagine sono passata dal sorridere, all'arrabbiarmi per le scelte del protagonista, poi è arrivata l'enfasi in cui avrei voluto urlare al personaggio di correre e mettersi in salvo nello stesso modo in cui Jenny urla “Corri Forrest! Corri!”.
Alla fine del libro mi è rimasto un enorme punto di domanda che mi fa sperare e pregare per  un nuovo libro, un nuovo capitolo, perché non posso accettare di restare a penzoloni in questa storia. 
Necessito di sapere come andrà avanti e mi auguro vivamente che il secondo libro sia già in fase di creazione.

Consiglio il libro a quelle persone che amano il genere fantasy diviso a metà tra il nostro mondo e un mondo che probabilmente noi comuni mortali non siamo degni di vedere.
Lo consiglio anche a chi cerca una lettura leggera e allo stesso tempo appassionante.







Spero di avervi incuriosito con la mia recensione 😊
➡️ Potete trovarmi anche sulla mia pagina Instagram asiapaglino
➡️ Roberta invece la trovare su ilprofumodelleparole


Un grosso abbraccio, alla prossima recensione 📚📚

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