Freccia - Emilio Alessandro Manzotti - RECENSIONE

by - lunedì, novembre 26, 2018



TRAMA

Fuggendo da un passato di sofferenza, Diego si trova a essere il bersaglio di una inaspettata caccia al ladro. Nell'Inferno sconvolto dalla lotta per il potere, il giovane diavolo Freccia accoglie il messaggio di speranza del suo Maestro. L'amore tra Diego e Alice rischia di essere annientato da un complotto infernale che ruota attorno a un tragico errore, e cambierà per sempre vita dei due ragazzi e dei loro amici. Una storia universale in cui redenzione e perdono devono fare i conti con il desiderio di potere e la possibilità di avere un futuro. Una girandola di personaggi, terreni e ultra terreni, alla ricerca della libertà, che rifiutano un destino ineluttabile e sono pronti a superare il limite per cui tutto è solo gioco. Questo libro parla di noi, delle scelte che siamo chiamati a compiere ogni giorno e di come esse dicano, inequivocabilmente, chi siamo veramente: angeli o diavoli.




INFO LIBRO

TITOLO: "Freccia"
AUTORE: Emilio Alessandro Manzotti
CASA EDITRICE: BookTribu
USCITA: 14/10/2014
PAGINE: 400 p.
ISBN/EAN: 9788899099008
PREZZO: 22,00 €


VOTO: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)






CONSIDERAZIONI

Quando lessi la sinossi di questo romanzo e ne feci richiesta alla casa editrice BookTribu, avevo più o meno inquadrato cosa mi sarei dovuta aspettare, ma mai avrei immaginato di ritrovarmi tra le mani un libro così, diviso tra più generi letterari e capace di farmi appassionare a una storia che in parte racconta anche di diavoli e angeli, toccando quindi dal fantasy al poliziesco, dal crime al “romance”.

La cosa che mi ha rallentata nella lettura, nonostante la storia mi tenesse incollata alle pagine, è stata la pesantezza fisica del romanzo che non mi permetteva di portarlo in giro e leggerlo fuori casa.

La mia paura iniziale, leggendo la trama del libro, è stata di trovarmi in un mondo troppo irreale e incapace di darmi quel senso di concretezza che molti fantasy non hanno, il romanzo alla fine però, si è piacevolmente riscattato, presentandomi un intreccio di personaggi, storie e mondi, capaci di interagire tra loro senza creare confusione o assurdità. 
Dopo la prima ventina di pagine, quando la storia ha iniziato a prendere sul serio forma, mi sono resa conto che nella mia testa si stava formando un film vero e proprio dovuto all’accuratezza con cui le scene stesse venivano scritte e i personaggi venivano messi in azione.

Voglio fare i complimenti all’autore per la scelta narrativa, in quanto non si è limitato a raccontare una storia dal punto di vista di un solo personaggio, anzi, nel romanzo si sviluppano e si intrecciano quattro storie contemporaneamente. La cosa ancora più piacevole da dover ammettere è che, data la difficoltà dello sviluppare e strutturare una storia in questo modo, non c’è stato un momento, durante la lettura, in cui io mi sia trovata in difficoltà nel capire di quale personaggio si stesse parlando, oppure momenti in cui le scene non seguivano il filo logico di quella che era la storia narrata.

Della trama vera e propria non posso dire molto, in quanto è un susseguirsi di avvenimenti che si legano l’uno all’altro e reggono solo nel momento in ci sono tutti quanti, proprio perché in questo romanzo non c’è un vero protagonista principale, ve ne sono molti, e ognuno ha una sua storia e un suo posto in questa storia.


Lavorava al computer portatile da ore ma non era riuscito a trovare nessun luogo che accendesse la fantasia. Sebbene vi fossero molti paradisi sommersi, ogni destinazione gli sembrava scontata.Non era questione del dove, ad attirarlo era l'inesplorato. Non desiderava semplicemente cambiare residenza o abitudini: voleva dare un significato diverso alla sua esistenza.


Ho apprezzato molto lo stile di scrittura presente nel romanzo, perché credo che “abbia fatto la metà del lavoro” ovvero, trovo che lo tesso romanzo scritto con meno precisione, meno accuratezza o meno scorrevolezza, avrebbe retto e reso per metà. 
Posso dire che questo stile di scrittura è quanto basta per districare una storia intrecciata come questa.

Come dicevo all’inizio, la “grande pecca” del libro è la sua pesantezza (cosa su cui si può soprassedere nel caso in cui si legge appoggiati a qualcosa).


«Sott'acqua è un'esplosione di vita, come se il mondo fosse rovesciato e ciò che è fuori si fosse trasferito dentro: pesci e coralli che riempiono ogni spazio, come se improvvisamente ti trovassi nel centro di una metropoli sovraffollata. Colori impossibili e suoni che non hai mai sentito prima, perché il mare non è affatto silenzioso come pensi: è vivo. [...] Sei sospeso: non avverti più il tuo peso, acquisti una nuova consapevolezza del tuo spazio. L'aria che hai nei polmoni e la dimensione del tuo torace, braccia e gambe si muovono per trovare equilibrio prima di generare movimento. [...] Compare uno squalo o una murena. Ti ricordano che non sei al cinema dove il debole innocente trionfa sul forte e astuto colpevole. Sopravvive il più forte o il più veloce… il più scaltro. Non c'è nulla che ti protegga: c'è il mare, la sua bellezza e il suo pericolo. Sei da solo senti solo... Sei semplicemente libero»


Concludendo la recensione, consiglio il libro a nessuno in particolare e allo stesso tempo a tutti, proprio perché questa presenza di vari generi lo rende un romanzo apprezzabile da tante persone dai gusti differenti.







Spero di avervi incuriosito con la mia recensione 😊
➡️ Potete trovarmi anche sulla mia pagina Instagram asiapaglino
➡️ Roberta invece la trovare su ilprofumodelleparole
Un grosso abbraccio, alla prossima recensione 📚📚

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