Nella terra del sole che sboccia - Marco Gregò - RECENSIONE

by - giovedì, ottobre 04, 2018



TRAMA

La terra del sole che sboccia è un romanzo che si colloca in quel lasso temporale della vita che vorresti non passasse mai. È la storia di una gioventù afferrata, ma mai trattenuta, che si spegne e si accende nello scorrere dei giorni. È la storia di scrittori e amanti, di sogni e illusioni, di verità e fantasie che s'intrecciano a formare una vicenda così distante e allo stesso tempo così vicina alla realtà da rimanerne quasi incantati. È la storia dell'eterna lotta tra felicità e tristezza che non ha né vincitori né vinti. È la storia di Grigio e Oliver, due cani randagi che provano a invertire il mondo con la loro umanità; è la storia di Friedrich Nietzsche intrappolato nei giorni nostri, ben lontano dai suoi concetti "superiori" e irraggiungibili. È la storia senza età che ha come unica richiesta l'aver amato almeno per un giorno. Ma soprattutto è la storia di Albatro e Julie che si inseguono nei labirinti delle loro incomprensioni, nella sfrenata corsa alla ricerca di sé stessi, fino a sfociare inesorabilmente in quella che è poi la vita.





INFO LIBRO

TITOLO: "Nella terra del sole che sboccia"
AUTORE: Marco Gregò
ILLUSTRATORE: Vieri Sorrentino
CASA EDITRICE: Buoni Cugini Editori
USCITA: 03/03/2017
PAGINE: 232 p.
ISBN/EAN: 9788899102326
PREZZO: 17,50 €


VOTO: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)






CONSIDERAZIONI

A prima vista, la cosa che mi ha colpita del libro è stata la sua copertina, con questi colori poco utilizzati, con uno spettro che va dal rosso al giallo; e leggendone il titolo, mi sono resa conto che la scelta non era stata fatta a caso, al contrario, quei colori richiamavano l’alba, il momento in cui il sole “sboccia”.
Trovare questa minuziosità per i particolari mi ha incuriosita davvero molto, e questa curiosità mi ha portata, subito dopo, a divorare letteralmente il libro, che ho iniziato e finito in un giorno solo.

L’autore, prima di spedirmi il libro, mi fece leggere un piccolo estratto, forse per la “paura” che il libro potesse non piacermi, e a dirla tutta, notai subito una cosa: il romanzo non era composto da un’unica storia, ben sì da tre differenti parti. Inizialmente mi trovai a pensare che questa scelta sarebbe stata la rovina del libro stesso, perché è una cosa molto difficile riuscire a creare un romanzo di questo tipo, riuscendo, però, a non incasinare le varie storie presenti.
Ora che ho finito il romanzo, posso dirvi che l’autore mi ha smentita completamente, perché ci è riuscito, e anche a pieni voti.
Come dicevo prima, la storia è composta da tre parti, una prima, dove troviamo due cani, un cucciolo e un cane adulto che cerca di insegnare al cucciolo come “stare al mondo” raccontandogli delle storie, una seconda, dove incontriamo il protagonista vero e proprio del romanzo, Albatro, scrittore malato di quella solitudine e incomprensione patologica nei confronti del mondo e delle emozioni stesse, e l’ultima, dove possiamo leggere parti del diario del protagonista.
La cosa che ancora adesso, ripensandoci, riesce a stupirmi, è che detto in queste poche righe sembrano tre storie separate, ma il bello è proprio il fatto che, verso la fine del romanzo, queste tre si congiungeranno puntando tutte nella stessa direzione.

C’è una piccola parentesi che vorrei aprire e chiudere riguardo al protagonista.
Credo di non aver mai odiato così tanto qualcuno, riuscendo però, allo stesso tempo, a capirlo.
Albatro è la parte di ogni persona che vive a metà tra i ricordi e le emozioni felici, e per metà, tra i ricordi e le emozioni tristi, è quella parte inconscia di noi che ci fa desiderare alla follia qualcosa ma che, allo stesso tempo, ci impedisce di ottenerla.
Ecco, questa sua dualità mi ha portata in parte a capire alcune sue scelte, perché credo che per amore le persone siano davvero disposte a tutto, mentre dall'altro lato, in alcuni momenti, avrei voluto potergli dare uno scossone e urlargli di svegliarsi, perché la vita è questa e ciò che non si corre a prendere, diventa di altri o scompare direttamente.



Mi dispiaceva deluderla. Ci tenevo. Era da diversi anni stavamo insieme. Lei era il faro nella tempesta delle mie fragilità. Ma negli ultimi periodi era sempre nervosa, si arrabbiava facilmente ed io sapevo come affrontare la cosa. Tutto diventava il motivo di una discussione, di uno sfogo. All'inizio non eravamo così, ci persi per strada come tutti. All'inizio eravamo diversi. Malati, vero, malati di un male incurabile quale l'incomprensione, ma dopo esserci trovati e ritrovati abbiamo scoperto che in noi cera più nulla da cercare. Insieme ci curammo da quello che eravamo, ma ci ammalammo di quello che siamo diventati.


Credo che il commento più grande che io possa fare rispetto allo stile di scrittura, riguardi il modo in cui l’autore sia riuscito a dare accenti differenti in tutte e tre le parti, perché ognuna ha delle sue caratteristiche e dei suoi aspetti narrativi che le altre due non hanno, e questo non è per nulla una cosa da poco.
Un altro particolare che mi è piaciuto, è stato ritrovare, ad ogni fine capitolo, il collegamento alla figura del sole, come a scandire i momenti e le emozioni stesse vissute dai personaggi.
Ci tengo a dire, inoltre, che complessivamente il libro è un libro davvero bene scritto, scorrevole nel suo genere.

Ho apprezzato molto i disegni presenti all'interno delle pagine, di alcuni in particolare me ne sono innamorata.
Per molte persone un’immagine è solo una figura statica, ma alcune delle illustrazioni era come se fungessero da sfondo alle parti scritte, ed altre non accompagnavano nulla perché erano esplicative per conto loro, come se raccontassero loro stesse parte della storia; per cui chapeau anche all'illustratore.



I ricordi non si possono e non si devono cancellare. L'importante è che tu non ti arrenda mai. Perdere è umano, ma perdersi e troppo.


Concludendo, consiglio il libro perché ne sono rimasta così tanto colpita che sarebbe assurdo dire il contrario, ma è un consiglio che darei ad ogni persona, nessuno escluso, perché questo libro, oltre a raccontare ciò che è la storia scritta nelle sue pagine, contiene talmente tanti spunti di riflessione che tutti quanti dovremmo fermarci, almeno per un momento, e pensarci.






Spero di avervi incuriosito con la mia recensione 😊
➡️ Potete trovarmi anche sulla mia pagina Instagram asiapaglino
➡️ Roberta invece la trovare su ilprofumodelleparole
Un grosso abbraccio, alla prossima recensione 📚📚

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8 commenti

  1. Lo ammetto, un libro con una copertina di questo genere non avrebbe catturato la mia attenzione, ma le tue considerazioni e quella citazione sulla solitudine, perché da quello che sembra i due ormai non riuscivano a conciliarsi e hanno cominciato a sentirsi "soli in coppia" mi hanno fatta ricredere.

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    1. Una cosa mi viene da aggiungere: il libro è anche molto più di ciò che hai scritto. È completamente da scoprire.

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  2. Che belle parole!😍😍 mi hai proprio incuriosito

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