APPARTAMENTO 401 - RECENSIONE

by - martedì, maggio 14, 2019

TITOLO: Appartamento 401
AUTORE: Yoshida Shūichi
CASA EDITRICE: Feltrinelli 
PREZZO: 16,00 euro
VOTO: 3,5 ★★★


TRAMA

Ryosuke, Kotomi, Mirai, Naoki condividono un appartamento nel quartiere di Setagaya di Tokyo. La vita scorre tranquilla, senza incidenti né particolari conflitti, come le auto che si inseguono sulla tangenziale e non si scontrano mai. Ma fuori dall'appartamento 401 i quattro giovani si confrontano con le difficoltà del vivere, del comprendere se stessi e individuare il proprio posto nel mondo. Proprio quando un quinto ragazzo, Satoru, va a vivere con loro, nel quartiere iniziano a verificarsi strane aggressioni a giovani donne. Tra forzata intimità e apatica estraneità, la tensione è palpabile, persistente, e si fa strada nel lettore il sospetto che uno dei ragazzi sia coinvolto. Ma la domanda più inquietante è: la vita vera è dentro o fuori dalle mura dell'appartamento?




CONSIDERAZIONI

Non ho avuto l'occasione di leggere tanti libri di autori giapponesi nel corso della mia vita da lettrice ma, quei pochi che ho letto, sono riusciti a donarmi tante di quelle emozioni che non potrò mai dimenticare.
Quando ho visto l'uscita in Italia di questo romanzo, Appartamento 401, si è svegliata dentro di me una curiosità incredibile, quindi come potevo non leggerlo?



Un romanzo piacevole in cui vengono affrontate diverse realtà della vita quotidiana.
Una storia di cinque vite differenti che vivono sotto lo stesso tetto.
Ma si conosceranno davvero come credono?
O esiste qualcosa di più profondo e oscuro che devono ancora scoprire l'uno dell'altro?



Devo essere onesta, appena finii di leggere il libro rimasi non poco confusa. 
Nel senso che, non comprendevo del tutto cosa volesse cercarmi di dire l'autore o, meglio ancora, dove volesse andare a parare con la storia. 
Però, dopo averci riflettuto sopra e ripensando a certi passaggi della storia, qualcosa mi è più chiaro. 


Prima di tutto vorrei parlavi dello stile e della struttura che ha adottato l'autore per la sua storia. 
Lo stile di Yoshida Shūichi è molto scorrevole e coinvolgente, tanto da riuscire a far rimanere il lettore incollato alle pagine per un tempo indefinito, senza accorgersene minimamente. 
Ma ciò che mi ha colpito più di tutto è stata la struttura del romanzo. 
All'interno della storia troviamo solamente cinque capitoli, ogni capitolo raccontato da un punto di vista diverso ovvero, quello di ogni singolo personaggio. 
Questo tipo di narrazione mi ha permesso non solo di conoscere in modo molto più approfondito i personaggi, così da entrare nella loro testa, nella loro psiche e scoprire le loro emozioni più intime ma è stato anche un modo per vivere la loro quotidianità in maniera sempre nuova e sorprendente, con occhi completamente diversi. 







" Forse anche l'appartamento in cui abitiamo noi è così.
Se uno non si trova più a suo agio, se ne va. 
Se si resta, ci si diverte.
Penso che anche Mirai, Naoki, e Ryōsuke recitino la parte delle persone felici.
Il nostro è quel che si chiama rapporto di facciata.
Ma per me è perfetto "



Con questo romanzo, il messaggio dell'autore è molto chiaro ovvero non si conoscono mai per davvero le persone che abbiamo di fronte. 
Anche se si condivide uno spazio, un'appartamento appunto, è solo una stupida illusione?
Si possono conoscere le abitudini, alcuni pensieri però è davvero difficile scoprire cosa si cela nei loro cuori una volta usciti da lì.
I segreti più oscuri vengono ben nascosti all'interno dell'abitazione per poi vedere la luce solo al di fuori di essa. 



Concludendo, il romanzo mi è piaciuto proprio per il messaggio che l'autore ci ha voluto inviare e per il modo in cui è stata strutturata l'intera storia. 
L'unica cosa che mi ha fatto storcere un pochino il naso e mi ha fatto rimanere confusa è il lato thriller "inesistente". 
Infatti, se si va a leggere la trama, si deduce che andremo ad imbatterci in una sorta di thriller psicologico ma questo non accade, o meglio, accade solo nelle ultimissime pagine del libro. 
Questo aspetto mi è un po' dispiaciuto perchè mi sarebbe piaciuto vedere qualche approfondimento in più sulla vicenda che ha come protagoniste delle donne aggredite da un individuo pericoloso. 
Ciò è stato accennato solo per un secondo verso metà libro per poi "risolverla" solo nelle ultime pagine e, questa cosa, non mi ha fatto impazzire perchè un tema così delicato secondo me, non va affrontato con superficialità. 



A parte questo, è stata una lettura gradevole perfetta per staccare un po' la spina da periodi particolarmente stressanti o da letture troppo impegnative. 
Un buon modo per conoscere un autore capace di regalare un qualche spunto di riflessione che accomuna tutti noi, ovvero una intensa e profonda comprensione della condizione umana. 

























Eccoci arrivati alla fine della recensione!
Spero tanto che vi sia piaciuta e vi ricordo che potete trovarmi anche su Instagram con il nome ilprofumodelleparole!!
Vi mando un grosso abbraccio e ci risentiamo al prossimo articolo, ciaoo!!








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