Un caffè con... Chiara Magliacane - INTERVISTA

by - sabato, giugno 16, 2018


Oggi siamo qui per aprire una nuova rubrica di interviste intitolata “Un caffè con…”, in compagnia di Chiara Magliacane, autrice di Il teatro degli arcani - L’imperatore, romanzo scritto assieme ad Alessio Banini.
Potete trovare la recensione e la segnalazione di questo libro all'interno del blog. 



Buongiorno Chiara, è agitata all'idea di veder pubblicare il libro? Che sensazione prova?

Ciao Asia. Innanzitutto ti ringrazio (dammi pure del tu!) per avermi chiesto questa intervista: in quanto novella autrice, non posso che esserne lusingata! Se sono agitata in virtù dell'imminente pubblicazione: indubbiamente, non sto davvero nella pelle. Negli ultimi anni ho pubblicato una sfilza di articoli sia accademici che non, ma devo dire che la sensazione di pubblicare un libro è diversa, almeno per me. Personalmente ritengo che la composizione di una storia, fatta non solo di trama e intreccio ma anche di riflessioni profonde sui personaggi e le loro caratteristiche, sia una sfida bellissima che mi ha spinto a tirare fuori molto impegno e dedizione. Le sensazioni che provo sono innumerevoli, non saprei riassumerle in una sola: forse si può dire che sia un mix di orgoglio, soddisfazione, brividi sulla pelle al pensiero che qualcosa scritta da me abbia preso vita, trepidante attesa per il futuro e curiosità per le reazioni dei lettori. Tra qualche giorno stringerò in mano la mia copia cartacea, ci sarà una storia scritta dentro che conosco molto bene, ma che per me rappresenta pomeriggi passati al sole o al telefono a decidere e ponderare con Alessio sull'ambientazione, le scene, cosa pensa un personaggio, i dettagli che reggono la struttura del primo romanzo del Teatro degli Arcani. In breve, davanti al romanzo, io vedo mille possibili opportunità! Ecco sì, forse trepidazione vince un po' di più sulle altre sensazioni: il blocco pieno di appunti scritti sull'ambientazione del Teatro, che al momento riposa sulla mia scrivania, non fa che fremere per essere ripreso in mano!


Se ti chiedessi di riassumere in poche righe il motivo per cui una persona dovrebbe leggere il romanzo, che cosa diresti?

In poche righe devo forzarmi tantissimo a non saltellare qua e là enunciando paragrafi su paragrafi di motivazioni, ma ci provo! Sicuramente per l'ambientazione, visto che a mio parere (ovviamente eheh) l'idea di fondo sulle Maschere e l'Altrove è completa, complessa, avvincente, ricca di potenziale. Secondo, personalmente ho sempre amato le storie di folklore riadattate; penso a Morgan Llywelyn: anche se in quel caso si tratta più di romanzi storici, il parallelo con questo tipo di lavori mi sembra renda un minimo l'idea. Anticipo inoltre che il folklore avrà molto più spazio nei prossimi romanzi. Terzo, la caratterizzazione di Ettore, ne vado molto fiera. Quarto... ah no, mi fermo, altrimenti altro che poche righe!


Da dove nasce l'idea del romanzo, della storia, ma soprattutto, da dove nasce l'idea del scriverlo a quattro mani?

Dai vagabondaggi di Alessio per le meraviglie toscane! Voglio dire, avete mai visto Pienza? Mi stupisco quanto poco venga usata l'Italia come ambientazione per romanzi fantasy, vista l'abbondanza di scorci e posti che definirei quasi eterei. Abbiamo anche una foto scattata insieme un'estate nel luogo che ha ispirato il Teatro degli Arcani (forse un giorno la diffonderemo, chissà!). Io e Alessio volevamo scrivere insieme a quattro mani già da un bel po'. Un pomeriggio assolato che ricorderò sempre con molto piacere ci siamo messi a tavolino e discusso fino alla sera di trame, intrecci, creazioni di mondi e Maschere! Da lì è stato un susseguirsi di idee e confronti a riguardo.


Cosa fa uno scrittore che si approccia a continuare un libro? Si ha sempre un'idea fissa da portare a termine o avete costruito pezzo per pezzo la storia lasciandola "prendere vita"?

Come accennavo prima, io e Alessio non abbiamo solo deciso la storia dell'Imperatore, ma passato pomeriggi a creare un mondo. L'imperatore ne è una parte, ma il Teatro non si esaurisce sulla sua storia. C’è l’idea di rimanere (per ora ovviamente) nel settore 'romanzo breve', come per l’Imperatore, per dare vari scorci sull'ambientazione e la storia generale. In ogni caso, c'è anche un'idea di fondo, una direzione da seguire, che è già stata decisa all'inizio, ma I confini rimangono aperti, l'immaginazione pronta a decollare. Riguardo alla continuazione pratica della storia, beh, non vedo l'ora di continuare a passare altri pomeriggi a discutere di dettagli ed elementi vari – per esempio, “solo gli umani possono indossare le Maschere” –, in modo da sviluppare la trama esistente e di crearne di nuove. Per ora abbiamo delle ideuzze che sono nate anche prima dell'Imperatore, e altre nate dopo: insomma ci sarà carne da mettere al fuoco.


Se ti chiedessi tre aggettivi per descrivere il libro?

Onirico, riflessivo, adrenalinico.


Quale evento ha fatto sì che ti avvicinassi alla scrittura?

Da che ricordo la scrittura è sempre stata lì, sedimentandosi pian piano: più libri leggevo, più l'idea si affinava. All'inizio era in sottofondo, pensieri nascosti dietro ai romanzi che leggevo (una volta passata l'età del Battello a Vapore, grazie a mia madre ero già passata a Orgoglio e Pregiudizio della Austen e ad altri classici). In seguito, quando ho iniziato a scrivere temi nei compiti in classe di italiano al liceo, la scrittura è diventata una possibilità reale nei miei desideri. Non cito tutti i vari autori che, avvicinandomi alla scrittura, hanno migliorato il mio stile e che continueranno a “insegnarmi” (ne ho ancora da imparare!), o tra Gaiman, Fante, Kerouac e via discorrendo non la finisco più, ma qualsiasi domanda futura a riguardo è sempre graditissima.


Ha nuovi progetti in vista? Stai scrivendo un nuovo libro, magari un nuovo capitolo di questo? Puoi anticiparci qualcosa?

In saccoccia al momento ci sono varie ideuzze, tutte legate al Teatro degli Arcani. Stiamo lavorando principalmente sull’ambientazione. Sì, c’è già una bozza scritta con altro materiale, ma non mi sento di anticipare nulla di più preciso al momento, tranne che non vedo l'ora! Ci sono altre Maschere, altre leggende, altri dettagli sul Teatro e ovviamente Ettore l’Imperatore in attesa.
Grazie Asia per le tue domande e grazie a tutti coloro che vorranno inoltrarsi nell’Altrove. Poi però rientrate e venite a dirci cosa ne pensate, mi raccomando!






Spero che questa intervista vi sia piaciuta e vi abbia interessati nel leggere il libro. 😊
A proposito del romanzo trattato, vi lascio i link diretti a:


➡️ Potete trovarmi anche sulla mia pagina Instagram asiapaglino
➡️ Roberta invece la trovare su ilprofumodelleparole
Un grosso abbraccio, al prossimo caffè amici ☕☕

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