Un caffè con... Shaarymah Villani - INTERVISTA

by - giovedì, giugno 28, 2018


Oggi siamo qua con Shaarymah Villani, autrice di Anime del tempo, romanzo recensito, non troppo tempo indietro, qua su blog.



Ciao Shaarymah, agitata?


Ciao Asia, e ciao a tutti i tuoi lettori e non. Abbastanza, credo sia difficile non esserlo, è raro realizzare i propri sogni e poterne parlare. Ma la verità è che è un’agitazione positiva, dà le farfalle nello stomaco come l’innamoramento, e credo che sia proprio così quando fai qualcosa che ami.


Senza tergiversate troppo, parto subito con la prima domanda: ti riscontri nella protagonista del tuo romanzo? 

Beh, credo che nella prima “opera” di qualsiasi persona, ci sia dell’autore una buona parte riflessa nei personaggi e soprattutto nei protagonisti. Forse Selene/Francesca mi somigliava di più prima, adesso mi verrebbe voglia di darle due sgridate per diverse cose. Di questo me ne sono accorta con il tempo, rileggendo il libro più volte per diversi motivi (Vedere cosa migliorare in futuro e rivivere le stesse emozioni di quando l’ho scritto, sette anni fa). Crescendo ti accorgi che anni prima avresti fatto scelte che fai fare anche ai tuoi personaggi, con le congetture mentali che ne conseguono, che ora non faresti “e non farebbero neanche loro”. Ma lei rimane sempre una donna forte e la ammiro molto.


Mirko invece, è ispirato a qualcuno di tua conoscenza? 

Mirko è un bellissimo mosaico di artisti che ho sempre stimato e seguito fin da piccola, che penso abbiano una sensibilità estremamente superiore rispetto agli altri, come Claudio Baglioni, Mogol – Battisti, Biagio Antonacci, Marco Mengoni e si potrebbe pensare che tra questi ci sia anche Ermal Meta sia perché è nei ringraziamenti del libro, sia perché la descrizione di Mirko è praticamente il suo ritratto, ma non è così, all’epoca non lo conoscevo ancora. D’altronde Mirko sarebbe potuto essere un qualsiasi altro tipo di artista come appunto un pittore, un poeta, uno sceneggiatore per sfogare quel suo qualcosa che da sempre non capisce cos’è e per mandare “messaggi” a quella persona che cerca da tempo ma che non sa chi è e che inizialmente non sa neanche di cercare. Ma credo di aver scelto il cantautore perché era il modo più indirettamente diretto possibile, e che appunto è il mestiere di tutti quegli artisti menzionati prima.


Dovendo riassumere nello spazio di un tweet (280 caratteri) il motivo per cui una persona dovrebbe leggere il tuo romanzo, cosa diresti? 

È una storia che non leggi tutti i giorni, sia come trama, sia per la scelta dei personaggi. Paolo e Francesca hanno il diritto di venire alla luce, la gente ha bisogno di capire la natura del loro amore. E poi diamogli la possibilità di amarsi ancora, come non hanno potuto fare.


Se chiedessi tre aggettivi per descrivere il libro, quali useresti? 

Misterioso, extra-ordinario, coinvolgente.


Come mai la scelta di utilizzare Paolo e Francesca? Come mai proprio questa coppia e non, ad esempio, Romeo e Giulietta, Otello e Desdemona, ecc… La scelta è stata dettata da qualcosa in particolare o è stata pura scelta narrativa? 

A differenza degli altri, loro sono esistiti davvero, ma non è solo questo il motivo, perché avrei potuto effettivamente usufruire di altre coppie realmente esistite, ma la scelta di loro due è molto più radicata ed intrinseca; fin da piccola ogni anno durante i miei viaggi estivi, mi reco a Gradara, i miei primi ricordi appartengono a quel luogo, la sua energia e la sua storia mi sono entrate letteralmente nell’anima. Il Castello e il borgo mi abitano, li ho accarezzati stando sempre in punta di piedi e osservando in silenzio. Avrei potuto anche in questo caso, scegliere anche altri personaggi storici che ci hanno abitato, ma no; Paolo e Francesca non sono molto compresi, e li vedo molto sottovalutati e quasi mercificati, la gente non conosce nemmeno la loro vera storia, comprano e vendono tutti quei souvenir, scattano foto, ma chi sono davvero i due amanti? Sicuramente qualcuno se lo è chiesto. È giusto sapere che loro non sono i traditori, ma i traditi. Li tengo tantissimo a cuore.


Cosa o chi ti ha maggiormente ispirato per questa storia? 

Proprio loro, Paolo e Francesca. E degli strani sogni che ho sempre fatto sin da bambina, molto confusi e spesso ambientati proprio a Gradara (come ti dicevo, ormai mi abita), così ho deciso di unire le cose e liberare tutti questi pensieri caotici e anche un po’sofferenti e creare un filo logico, creare qualcosa di positivo che potesse essere compreso, non solo da me. 


Hai già nuovi progetti per il futuro?

A livello letterario, sto iniziando ad abbozzare qualcosa, ma mi piacerebbe tenere la bocca chiusa per scaramanzia. Nel frattempo voglio “lasciar andare” libero per la sua strada “Anime del Tempo”, dargli il suo tempo, farlo crescere e respirare e poi magari pubblicare altro. Nel frattempo spero di essere maturata nel modo di scrivere, so che comunque qualcosa che è stato scritto tra i 14 e i 15 anni di età è molto acerbo e differente da qualcosa di scritto a 22, seppur dalla stessa persona. Eppure questo romanzo sarà sempre il mio preferito, il figlio prediletto, ma non perché sia il primo, c’è un legame particolare tra me e lui.

È stato un piacere parlare con te, Asia. Spero che vi incuriosiate e che vi appassioni andare "a spasso" fra i due tempi con i "due protagonisti al quadrato". Un caro saluto a tutti, a presto!






Spero che questa intervista vi sia piaciuta e vi abbia interessati nel leggere il libro. 😊
A proposito del romanzo trattato, vi lascio il link diretto alla recensione http://ilprofumodelleparole.blogspot.com/2018/06/anime-del-tempo-recensione.html
➡️ Potete trovarmi anche sulla mia pagina Instagram asiapaglino
➡️ Roberta invece la trovare su ilprofumodelleparole
Un grosso abbraccio, al prossimo caffè ☕☕

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10 commenti

  1. Risposte
    1. Prima o poi firmerete una petizione per farmi smettere di farvi aggiungere libri in WL 🤣

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  2. Hai posto delle domande davvero interessanti all'autrice, ora sono davvero curiosa di leggere il suo romanzo!

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  3. Paolo e Francesca... non conoscevo il primo, ma ecco che ha subito conquistato la mia attenzione!

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    1. è un libro davvero delicato e interessante, te lo consiglio vivamente :D

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  4. Complimenti per l'intervista! E rimango sempre impressionato dalle foto che usi come copertina

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