Un caffè con... Sara Cabitta - INTERVISTA
Oggi siamo qua con Sara Cabitta, autrice di La cacciatrice d'orsi e Patti di streghe, romanzi recensiti tempo indietro, qua su blog.
Ciao Sara, prima di iniziare con la vera intervista, una domandina semplice, come stai?
Ciao, si sono appena concluse le vacanze estive e questo è il periodo ideale per mettere in ordine le idee, valutare i soggetti su cui ho preso appunti e progettare il lavoro di scrittura da portare avanti nei prossimi mesi.
Se chiedessi tre aggettivi per descrivere il libro, quali useresti?
Per quanto riguarda La Cacciatrice d’Orsi di sicuro tre aggettivi adeguati sono: sanguinario, morboso, crudele.
Dovendo riassumere nello spazio di un tweet (280 caratteri) il motivo per cui una persona dovrebbe leggere il tuo romanzo, cosa diresti?
Il romanzo di Merice va oltre il fantasy, mette in discussione le relazioni affettive e il concetto di lealtà. Ribalta l’idea di bene e male. Porta a identificarsi con una figura ambigua che cerca vendetta e sacrifica umanità e innocenza per ottenerla. Merice affascina e turba.
Quale parte è stata la "più difficile" da scrivere?
La parte che lega Merice al Barone, il momento del confronto e alcuni elementi più “crudi” sono arrivati dopo un lungo periodo di pausa per raccogliere le idee. In generale è impegnativo a livello di concentrazione scrivere gli intrecci che legano i vari personaggi.
Cosa o chi ti ha maggiormente ispirato per la storia di Merice?
Merice nasce da un gioco di scrittura ideato nel laboratorio blog De LaPiccolaVolante. Venivano proposti dei soggetti di poche righe e chi partecipava doveva sviluppare un racconto. La proposta di scrivere un romanzo completo è arrivata dagli editori stessi.
Da dive nasce, invece, l'idea per lo spinn-off?
Non pensavo di dare un seguito a Merice, ma i personaggi di Lotario e Nadia mi erano rimasti nel cuore, non volevo abbandonarli e basta. All’inizio fantasticavo su immagini e situazioni, poi ho iniziato a scrivere.
C'è qualche personaggio in cui ti "riscontri"?
Non credo di avere qualcosa in comune con i miei personaggi, ma allo stesso tempo ci sono tratti miei in tutti, credo sia inevitabile per ogni autore. In Patti di Streghe sono molto legata a Medara, ho rielaborato più volte la sua personalità, l’ho studiata, scandagliata nell’animo e amo la sua forza.
Raccontaci un aneddoto legato al romanzo.
Durante la stesura della Cacciatrice ho cambiato computer, ho spostato il file in una pennina che poi è finita nel limbo. Io sono molto distratta e non salvo mai copie dei lavori che porto avanti, quindi rischio sempre di perdere tutto e ricominciare da zero. Quando la pennina è ricomparsa è stato un evento.
Hai già nuovi progetti per il futuro?
Ho pubblicato il fumetto Q.B. prima dell’estate. Scrivere la sceneggiatura e seguire il lavoro del disegnatore Marco Fontanili è stata un’avventura emozionante. Oltre ai nuovi romanzi che ho in cantiere, incluso “Sangue Blu” per concludere le cronache di Merice, mi piacerebbe scrivere altre sceneggiature.
Spero che questa intervista vi sia piaciuta e vi abbia interessati nel leggere il libro. 😊
A proposito del romanzo trattato, vi lascio il link diretto alla recensione http://ilprofumodelleparole.blogspot.com/2018/06/la-cacciatrice-dorsi-patti-di-streghe.html
➡️ Potete trovarmi anche sulla mia pagina Instagram asiapaglino
➡️ Roberta invece la trovare su ilprofumodelleparole
Un grosso abbraccio, al prossimo caffè amici ☕☕
2 commenti
MI piace tantissimo la copertina di questo libro, e come sempre trovo intrigante leggere le interviste.
RispondiEliminaÈ un po' come scoprire parti dell'autore, non trovi?
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